Una delle tipologie di finanziamento maggiormente richieste da parte degli italiani è quella dei prestiti dipendenti. Si tratta, come si può facilmente intuire dal nome, di un prestito che viene concesso a tutti coloro che hanno un lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato e hanno bisogno di denaro per poter fare acquisti di qualunque tipo o anche per pagare delle spese più o meno impreviste.
Le tre principali categorie di prestiti ai dipendenti sono quelle dei prestiti dipendenti Inail, dei prestiti dipendenti Inpdap (dal 2011 l’Inpdap è stata incorporata nell’INPS, dunque è più corretto parlare di prestiti ex-Inpdap) e i prestiti dipendenti INPS. Questa distinzione viene fatta a seconda della tipologia di assistenza previdenziale si ha.
Oltre a questo possiamo vedere i prestiti dipendenti pubblici e i prestiti dipendenti privati. I primi sono finanziamenti concessi a tutti coloro che lavorano nel settore pubblico, dai prestiti dipendenti comune fino ai dipendenti provinciali e regionali, senza dimenticare anche i prestiti statali come quelli per i dipendenti ministeriali e per chi lavora nelle forze armate.
I secondi sono invece dei prestiti concessi a chi lavora presso un’azienda privata di piccole, medie o grandi dimensioni. Tali prestiti sono concessi in linea di massima ai dipendenti a tempo indeterminato, ma a volte possiamo vedere anche dei prestiti dipendenti a tempo determinato, nel caso in cui il contratto di lavoro abbia una scadenza ben precisa. Questi ultimi si differenziano dai primi per il fatto che la durata del finanziamento non può eccedere quella residua del contratto di lavoro e per i tassi di interesse che potrebbero essere leggermente più gravosi rispetto a quelli concessi a chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
In tutti i casi questi prestiti sono concessi secondo la modalità della cessione del quinto dello stipendio, molto vantaggiosa e aperta anche ai cattivi pagatori e ai protestati.